Autore: Andrea Camellini

Cari amici,
Buon NATALE a tutti voi ed ai vostri familiari. L’augurio vale anche per il Nuovo Anno, sperando che finalmente il nostro Paese possa iniziare a risalire dalla voragine in cui si trova per la crisi in atto. L’augurio va anche alla “maggioranza invisibile”, “questo gigante bambino che, come ha sostenuto un autorevole sociologo di Oxford, deve ancora prendere coscienza della sua forza”
La chiusura dell’anno ci impone un bilancio della nostra attività 2014. Con oltre 40 Caffè del Giovedì, diversi viaggi culturali turistici, alcune mostre d’arte ed una decina di concerti musicali di alto livello, essa ha raggiunto un buon livello di qualità e di iniziative, tra le quali non va ignorata l’avvio all’associazione Mestieri d’Arte che permette di valorizzare la maestria e la creatività dei nostri artigiani del centro storico.
Il giudizio spetta comunque agli associati ed ai cittadini che sempre più numerosi partecipano ai nostri incontri. Da qualche tempo il numero degli aderenti sta incrementando e a tutt’oggi i nuovi iscritti per il 2015 sono oltre il 30% di quelli del pari periodo dell’anno precedente. L’obiettivo è di superare le 300 unità.
Un ringraziamento ed un augurio va a tutti i relatori ed agli artisti che hanno vivacizzato le nostre iniziative ed ai collaboratori, quasi tutti volontari , che hanno permesso a FAR STUDIUM REGIENSE di operare con successo. Va anche ai bravi coadiutori della redazione de Al Domela, che FarSR pubblica grazie all’aiuto di Emak spa, la valida impresa reggiana quotata al mercato finanziario, che dà prestigio alla nostra provincia ed il cui gruppo occupa tra l’altro oltre 1800 persone.
Un ringraziamento ed un augurio alla Diocesi reggiana che ci aiuta con gli splendidi locali di Via S. Filippo ed ai concittadini che si adoperano , spesso in mezzo a contrasti ed incomprensioni, per migliorare la nostra città.
Buon Natale e Buon Anno a tutti, augurandoci che il 2015 sia foriero di una ripresa, per assicurare così lavoro a tutti i giovani e meno giovani che si trovano in grande difficoltà non trovando occupazione.

Carlo Baldi