Caffè del Giovedì 12 maggio
Oratorio della Trinità – S.Filippo,14 – Reggio Emilia – ore 18,30
Concerto di
ReGipsyJazz Ensemble
Matteo Pacifico – Clarinetto
Andrea Gualtieri – Pianoforte
William Monti – Chitarra
Il Gipsy Jazz
Si definisce “Gipsy Jazz” o “Jazz Manouche” quello stile musicale melodico cadenzato che è tipico delle band tzigane. Il chitarrista Django Reinhard, che è considerato l’ideatore e massimo esponente di questo genere musicale, ha reso possibile l’unione tra l’antica tradizione zingara del ceppo dei Manouches e il jazz americano. Il frutto di questa unione è un genere che unisce la sonorità e la creatività espressiva dello swing degli anni ’30 con il filone musicale del “valse musette” francese e il virtuosismo eclettico tzigano. Django nacque in Belgio nel 1910, da una famiglia di etnia Sinti. Dopo un lungo girovagare in varie nazioni europee e nordafricane, la sua carovana si fermò a Parigi e lì ebbe inizio la sua carriera di jazzista. A diciotto anni era già un apprezzato banjoista, ma sfortunatamente subì un grave incidente: perse l’uso di due dita della mano sinistra a seguito di un incendio che distrusse la roulotte di famiglia. A causa di questa menomazione, fu costretto ad abbandonare il banjo e a suonare una chitarra particolare. Nonostante questo problema, sviluppò una tecnica chitarristica rivoluzionaria e in breve tempo tornò a suonare in Francia con varie orchestre. A metà degli anni ’30 formò, con il violinista Stephane Grappelli, un quintetto di soli strumenti a corda. In quegli anni inizia la sua grande fama di musicista jazz, che lo rese famoso in tutta Europa. Subito dopo la seconda guerra mondiale Django venne invitato negli Stati Uniti da Duke Ellington, suonò nei più importanti teatri e sale da musica, l’ultima delle quali la Carnegie Hall di New York. Successivamente incise, in epoca di Bebop, brani musicali memorabili con la chitarra elettrica. Reinhardt, scomparso a soli 43 anni, è ricordato sia come un eccezionale virtuoso della chitarra, che come compositore di un notevolissimo numero di brani.
Il RegipsyJazzEnsemble
L’ensemble Regipsyjazz è formato da musicisti di varia provenienza stilistica quale la musica classica, la musica rock e la musica popolare, che si sono esibiti con orchestre tra le più prestigiose in Italia, per citarne alcune: L’orchestra del Teatro alla Scala di Milano, orchestra del Gran Teatro “la Fenice”, l’Orchestra Arturo Toscanini di Parma, l’Ensemble strumentale di Moni Ovadia…
Nonostante la recente formazione, questo gruppo ha già al suo attivo numerosi concerti e collaborazioni a progetti di prestigio, tra le più importanti la registrazione della colonna sonora del Film documentario, premiato al Festival del cinema di Bologna 2013, “ITALIANI VERI”, scritto e diretto da Marco Raffaini.
Il gruppo è di formazione variabile, per meglio adattarsi alle necessità logistiche della serata (si passa da un minimo di tre esecutori ad un massimo di sei), e la duttilità dei suoi musicisti unita all’improvvisazione della musica Gipsy permette alla formazione di cambiare in diretta il repertorio, spaziando dalla musica classica alla musica pop, dalla musica jazz alla musica tradizionale, ecc. ecc
Gli strumentisti che lo compongono sono:
Matteo Pacifico – Clarinetto,
Andrea Gualtieri – Pianoforte
William Monti – Chitarra
Erio Reverberi – Violino,
Fabio Caggiula – Tromba,
Viviana Monti – Canto e Ukulele